
Formati e Fattori – La vicenda delle Magnum, suggestione, scienza e il senso di una diversa evoluzione
È vero che nelle bottiglie più grandi, come la Magnum (1,5 l) la Jeroboam (3 l), il vino si affina meglio?
I “vetri” da tre quarti sognano di offrire al liquido l’ideale gradualità nel renderlo complesso, si cullano sul lavoro cesellato dell’equilibrio e dell’armonia. Al risveglio è tutto dimenticato? Probabile, tuttavia non è detto che la loro dimensione, all’apparenza costrittiva, obblighi sempre il vino a una trasformazione faticosa e quasi perentoria. I fattori sono molti, a cominciare dalla relazione tra luogo e vitigno, che offre sempre fisionomie e personalità differenti, per arrivare alle variegate forme delle bottiglie e ai sugheri che custodiscono ogni mutazione.
Proveremo tutto il possibile, esplorando l’essenza di liquidi appesi a un filo e la sostanza di prodotti dalla vigorosa e giovanile muscolarità. Tutti, in qualche modo e con ogni mezzo, proiettati nel tempo, quasi non dovessero finire mai.
Degusteremo almeno otto vini accompagnati da cibi pensati per l’occasione.
Mercoledì 26 ottobre ore 19,30
Via Laura Mantegazza 60/62 – Roma
Prezzo 65 euro
Per informazioni e prenotazioni
Annamaria Punzo
porthosracconta@gmail.com
3271806474 – 0653273407
Grafica a cura di Selene Baiamonte
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