MER 15 OTTOBRE 2025 ore 19.30
Il Nebbiolo di Valtellina, conosciuto anche come Chiavennasca, è un soffio di ruggine, una lama sottile e imprevedibilmente dolce.
Chi incontra il talento del più nobile vitigno rosso italiano attraverso un Sassella o un Grumello – le principali denominazioni della zona – non lo abbandona più, perché coglie il concetto di armonia, afferra il senso di trasformazione virtuosa e impara il significato di una lettura didascalica dei luoghi.
«La Valtellina è secoli di viticoltura in un tornante…», così comincia il pezzo pubblicato nel 2004 sulla rivista Porthos, un’istantanea che dà l’idea di vigneti che si arrampicano su pendenze vertiginose, dove è possibile solo la lavorazione manuale, dove la vendemmia si svolge in autunno inoltrato e la selezione dei grappoli rimasti richiede una pazienza d’altri tempi.
Ecco, il rosso della Valtellina rappresenta l’archetipo della viticoltura a dimensione umana, al punto da andare oltre il concetto di eroismo e recuperare il senso agricolo della vite e del vino.
La nostra guida sarà Marco Vuono, di professione oste e proprietario di TerraVino, l’unico locale di Sondrio e, forse, dell’intera provincia a servire solo produttori naturali. Marco, porthosiano della primissima ora e sostenitore irredimibile della comunità, avrà il compito di selezionare e presentare le nuove leve della viticoltura valtellinese, persone che stanno recuperando vigneti e luoghi altrimenti destinati all’abbandono. Donne e Uomini, giovani e meno giovani, che hanno concentrato le loro energie sui Valtellina Superiore che onorano i cinque differenti terroir: Sassella, Grumello, Valgella, Inferno e Maroggia.
Il Nebbiolo è uno dei pochi vitigni al mondo che riesce a trasferire nitidi gli aspetti del territorio, arrivando a delineare con grande
precisione l’origine, anche se questa appartiene a un piccolo terreno.
L’agricoltura naturale ci ha insegnato che il senso di un terroir è nella combinazione tra un luogo pieno di vita e una cantina pronta
ad accogliere trasformazioni sane e caratterizzanti. La nostra indagine sui Nebbioli non può che partire da qui, dalla conoscenza
delle aree di elezione attraverso liquidi espressivi e destinati a evolversi.
Si parlerà di ere geologiche e di acque, di luce e di calore, di come il clima sta trasformando la fisionomia di vini che un tempo erano
parsi imperturbabili.
Con Giuseppe Rinaldi si diceva che il Nebbiolo, alla luce di quanta mondezza avesse dovuto affrontare, fosse capace di una pazienza
quasi infinita. Sarà nostra cura andare a saggiare quel limite e, magari, scoprire che qualche persona ha scelto di prendersene cura.
Degusteremo otto vini serviti da bottiglie coperte.
Gli assaggi saranno accompagnati da due cibi caratteristici della Valle.
La serata è aperta a tutti. Non occorrono conoscenze pregresse per partecipare.
Il prezzo della serata è di 75 euro.
Per chi volesse frequentare tutti gli incontri del ciclo sui Nebbioli (di Montagna, di Valtellina, di Barolo, dell’Alto Piemonte e di Barbaresco), il prezzo complessivo sarà di 500 euro invece di 560 euro.
La partecipazione agli eventi di Porthos richiede l’essere in possesso della tessera associativa.
Se non hai la tessera, ti preghiamo di compilare e di inviarci il modulo di iscrizione.
La tessera è annuale e la riceverai all’inizio del corso.
Se sei già in possesso della tessera, ti ricordiamo che per partecipare all’attività didattica di Porthos racconta è indispensabile portarla sempre con sé: senza la tessera non sarà possibile prendere parte agli eventi e la quota versata non potrà essere rimborsata.
Se la tessera fosse scaduta, potrai rinnovarla pagando la quota di 5 euro.
L’incontro si svolge presso la sede di Porthos racconta, in via Laura Mantegazza 60-62, a Roma.
Porthos racconta si occupa di vino, cibo e cultura.
Al lavoro editoriale per la pubblicazione di una rivista e di libri affianca l’impegno didattico, attraverso l’organizzazione di corsi e di serate a tema.
La nostra convinzione è che l’indipendenza da ogni forma di interesse economico e politico permetta una cronaca e una critica libere.
Per questo Porthos rappresenta, nel panorama editoriale di settore e non solo, una cellula di resistenza creativa.
Qualche giorno prima dell’inizio del corso, ti manderemo una email di promemoria con alcune indicazioni utili.
Prima della serata ti invitiamo a mangiare qualcosa di leggero e non troppo saporito o speziato, così da non alterare il senso del gusto.
Qualora non riesca a trovare subito parcheggio nei pressi della sede, potrai approfittare del garage convenzionato con noi, situato in via di Monteverde n.28.
Riceverai un tagliandino che noi timbreremo e che riporterai al parcheggio per riprendere l’auto e pagare 3 euro (ovvero metà della quota).
Sì, viene rilasciato un attestato di partecipazione nominale, con l’elenco dei vini degustati durante l’incontro.
Per richiedere informazioni o prenotare scrivere a porthosracconta@gmail.com